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CALL: ANALOGICAᐧMENTE vol. 02

MAQUINI HEADQUARTER – foto giuseppe esposito

“À La volée” / “Inconsapevolmente”

Maquini Magazine torna con un appuntamento a lungo atteso: la chiamata alle camere oscure per ANALOGICAᐧMENTE, rassegna editoriale di fotografia analogica, che incarni e racconti spaccati intimi impressi su pellicola.

Di nuovo, la partecipazione è libera ed aperta a tuttə.

Avevamo diversi temi in mente, ma è stato questo scatto di Gabriella Salerno a farci decidere per “à la volée“.

«Una serie di ritratti e scatti rubati ai miei compagni di vacanza, che normalmente custodisco per me, come memorie di attimi vissuti. Le foto di questa raccolta non rappresentano luoghi o paesaggi, non hanno una composizione e i soggetti non sono in posa. La fotografia torna a essere uno strumento che cattura attimi rubati a soggetti inconsapevoli, sconsideratamente.»
Ed è esattamente quello che volevamo.

IL TEMA:
Il tema di questa seconda edizione è quindi lo scatto rubato, il ritratto inconsapevole, uno scorcio di intimità intriso di voyerismo per un attimo segreto, distratto e fugace visibile solo all’occhio che scatta, inconsapevole agli altri.
Si intenda comunque il rispetto per l’identità e l’integrità di soggetto e circostanze ritratti, non vogliamo si creino situazioni di disagio o abuso.

Ogni corpo, ogni volto, ogni punto di vista è valido.
Conta il vostro approccio, e la qualità di comunicazione del vostro lavoro.

La foto, scattata da Gabriella sul traghetto per Carloforte, è stata selezionata per la rassegna A-Banda, fotografia in Sardegna organizzata dall’associazione Su Palatu Fotografia, e fa parte del progetto personale À La volée («in francese “al volo”  o più figuratamente traducibile con “ inconsapevolmente” o “sconsideratamente”»),

Gabriella Salerno (Nuoro, 1990), è designer d’interni e architetta.

La passione per la fotografia influenza notevolmente il suo approccio visivo al paesaggio e al territorio, con uno stile concettuale, improntato sulla semplicità della tecnica, tra sperimentazioni strumentali che spaziano quindi dal digitale all’analogico.

Oltre ad A-Banda, nel 2018 espone al Museo del banditismo ad Aggius con la raccolta Postcards from Whitby, frutto di un viaggio ed esperienze nel Regno Unito, mentre nel 2022 partecipa alla mostra collettiva Ruinas, dedicata alla contemporaneità urbana della Sardegna, negli spazi delle Officine Condivise a Sassari.

RIFERIMENTI ESTETICI PER LA CALL
Questo articolo d’archivio del New York Times riflette su quando la fotografia sia anche invasione della privacy, un nodo sul quale vi abbiamo già attenzionato nel paragrafo iniziale; crediamo però che le foto di Arne Svenson per la sua controversa serie The Neighbors (2012) (presenti in articolo al link) siano una splendida ispirazione per il tema che stiamo qui proponendo.

Scorci, momenti di profonda e ordinaria intimità, con poco e nulla di sensazionale o patinato, ma con grande valore emotivo; core-memories impresse su pellicola, un attimo condiviso, immortalato “al volo”, rubato al tempo che in un nanosecondo ne avrebbe inghiottito la fugacità.

MAQUINI HEADQUARTER – foto giuseppe esposito

COME PARTECIPARE
Fatte tutte queste premesse, inviare la candidatura a submissions@maquinimagazine.com, così composta:

oggetto mail: “ nome autore x ANALOGICAMENTE vol.02”
corpo mail: presentazione di voi e del vostro lavoro;
luogo e data delle fotografie;
info macchina e pellicola;
molto apprezzata una descrizione, quasi un diario, che racconti il momento dello scatto e aiuti l’osservatore a calarsi emotivamente in esso.
allegato: link WeTransfer dei file in risoluzione web (72dpi), o – in caso di oltre 10 fotogrammi – pdf riassuntivo della selezione che volete presentare, che verrà da noi vagliata.

Aderendo alla call state implicitamente dando il vostro consenso alla pubblicazione sul nostro sito e social, indicate quindi come volete firmarvi ed eventuali riferimenti ai vostri canali.

deadline: 21 giugno 2023

foto giuseppe esposito


info:
DM @maquinimag oppure veronica@maquinimagazine.com