Il debutto della stilista Marcella Chessa, con la sua collezione “Rest Energy”
Nata a Sassari nel ‘94, Marcella ci ha presentato la collezione conclusiva di un ricco percorso in Fashion Design alla London Metropolitan University.
Cosa racconta di Marcella questa tua prima collezione?
Colorata, diretta, originale e riconoscibile.
Rispecchia la mia passione per l’arte e l’amore per la pittura impressionista ed astratta.
Come sei arrivata a questo percorso e qual è il prossimo passo?
Vivo in Inghilterra da sei anni ormai. Ho fatto un anno ad Edimburgo dove ho migliorato il mio inglese, poi ho iniziato a lavorare come commessa in un negozio, dopodiché mi sono trasferita a Londra.
Volevo fare un percorso universitario qui e tra diverse passioni che avevo ho scelto il campo della moda. (womenswear, nello specifico – ndr.)

Margherita indossa un vestito asimmetrico in raso duchesse, con stampa originale realizzata a mano

Dettaglio allacciatura sulla schiena con spilla gioiello
Prima di iniziare il BA non avevo mai usato né una macchina da cucire né tantomeno ero a conoscenza della carta modellistica, ma la passione e la voglia di mettermi in gioco sono state il motore per iniziare e imparare da zero.
Da cosa è venuta l’ispirazione?
Principalmente è partita da uno studio sulle performance di Marina Abramovic e Ulay, dove i due artisti collaborano l’uno in relazione all’altro per creare un singolo corpo.
Mi ha ispirata quel sottile erotismo presente nell’atto performativo, ma anche la fiducia, vulnerabilità e connessione che si percepisce quando li si osserva.
Mente, corpo e spirito si fondono e diventano un solo.
Le silhouette e asimmetrie dei miei capi sono il risultato di uno studio, di un’osservazione e di una mia personale interpretazione dei loro corpi.
Le stampe, realizzate a mano, sono il riflesso della mia visione e identità ma soprattutto un simbolo di unione.


Giulia indossa un Body in lycra con stampe ORIGINALI, E Kimono in taffetá con dettagli in lycra che riprendono il body. entrambi con stampe originali realizzate a mano
Com’è cambiato il tuo gusto estetico dall’inizio ad ora?
Quando guardo i miei progetti di qualche anno fa noto che, con tutta naturalezza, i bozzetti esaltano sempre la sensualità del corpo umano femminile.
Tende ad emergere, in qualche modo.

Antonella indossa una catsuit monospalla in lycra con stampa originale realizzata a mano
Direi che il gusto per le silhouette, i tagli che sottolineano la linea del corpo e la sua bellezza, sono stati una costante in questi tre anni del mio percorso.
Ciò che è cambiato è sicuramente l’attenzione per i dettagli, le rifiniture e soprattutto la passione per il print design, che ho scoperto durante un progetto al secondo anno.



Raccontaci tessuti e lavorazione, dal bozzetto alla sartoria.
Il processo creativo include tanti bozzetti veloci, collage, prove di stampa su piccola scala, libri d’arte, come anche lo stare in mezzo alla natura e il viaggiare hanno sempre alimentato la mia creatività.
Fermarsi ed osservare è fondamentale per la mia mente, che ha bisogno di stimoli continui.
Inizio sempre con fare prototipi in tela che vengono continuamente cambiati e migliorati.

Marianna indossa un abito asimmetrico monospalla in taffetá, con stampa originale realizzata interamente a mano
Solitamente una volta che ho visione del progetto smetto di disegnare e drappeggio sul manichino; per me è cruciale osservare a 360 gradi perché i miei disegni sono spesso molto disordinati e veloci.
I tessuti, invece, li definirei organici.
Le stampe non sono programmate, non penso alla ripetizione quando pitturo, mi immergo nel processo e sono guidata dal mio umore, dai colori e dal ritmo interno.
Il colore è protagonista.
I colori hanno sempre avuto una forza curativa nella mia vita, sin da bambina.
Lavorare con una palette esuberante mi risana e solleva lo spirito.
Amo le stampe originali e per la mia prima collezione volevo qualcosa di simile a me.
Qualcosa che non si comprasse al negozio di stoffe e non si potesse replicare facilmente.
La tecnica usata è chiamata monoprinting proprio perché ha linee ed immagini che possono essere usate una volta sola. Già dalla seconda mano risulta impossibile replicare la prima, conferendo originalità e spontaneità al lavoro finale.



SAVERIA indossa una giacca asimmetrica a doppio petto in rasone, su una catsuit in lycra con stampa originale realizzata a mano
“Rest Energy” è il battesimo della collezione in onore dell’arte.
Con l’augurio che sia la prima di una lunga serie.
MONOPRINT
Crediti
Photography: Giuseppe Esposito / @giuseppeespositophotography
Studio: Officina d’Immagini / Emilio Canu Photographer
Fashion designer: Marcella Chessa @marcella_chessa_
Models: Margherita Gaspa, Giulia Salis, Antonella Castaldi, Marianna Coccini, Saveria Pone.
Key MUA + Hair: Sarah Alfonso @sarah_art.alfonso
Assistant Mua: Erika Piras @ery_thefairy_1.618
Shoes courtesy of Fabio Candotti
Redazione: @ultra_veronica